LUOGO: Racconigi, appartamenti di corte del Castello Reale CURA: Mirella Macera con Lucia Calzone e Progetto Cantoregiù ALLESTIMENTO: Vincenzo Gamnaa, Koji Miyazaki e Marco Pautasso REGIA: Koji Miyazaki ELAB. SONORE: Gilberto Richiero Libretto Viaggiare non è arrivare. Viaggiare è inseguire lo straniamento, uscire dall’abituale, dal mondo reale, esporsi all’insolito, accedere ad un mondo immaginativo, fantastico. Viaggiare è offrirsi all’esperienza dello spaesamento. Viaggiare è arrendersi all’attrazione del movimento. Perché è il viaggio stesso la meta, basta percepirlo, sentirlo accoglierlo nel suo essere senza limiti, senza confini, senza tempo. E il viaggio non è mai soltanto esercizio di evasione, ma è teatro dell’interiorità. STANZA DELLA NUTRIZIONE … nel nostro viaggio, l’unico nutrimento è l’emozione… 1 STANZA DEI LIBRI … i libri sono scrigni di vita interiore… 2 STANZA DELLA LUCE … guidami dolce Luce… la notte è scura e la mia casa distante… 3 STANZA DEL RITRATTO Mi specchio nel ritratto, mi vedo ma non riesco a riconoscermi… 4 STANZA DELLA MUSICA … vivevo in un mondo soffuso, ne respiravo l’ebbrezza… 5 STANZA DELLA CICOGNA … era volata via. Per sempre… 6 STANZA DEL BLU … perché riflette il colore del cielo… 7 STANZA DELLE NINFEE … lago addormentato in una ninfea tramontata… STANZA DEL DUELLO … ora che era salva, aveva perso di colpo la sua migliore attrattiva… 8 STANZA DELLE CAMERISTE … non il tedioso sentimento che fa le notti lunghe e i sonni scarsi… 9 STANZA DELL’IGNOTO … esistono cose che superano la nostra debole ragione… 10 STANZA DELLE RONDINI … daranno pace e fiume alla campagna… 11STANZA DEI GIOCHI … e se faceva paura agli altri a me dava gioia… 12 STANZA DELLA MEMORIA … e forse io solo so ancora che visse… Articolo tratto da “La Stampa” Accoglie la mostra “Le dimore interiori”, che chiuderà il 22 Febbraio Racconigi, un castello senza segreti Il 3° piano aperto per la prima volta Oltre cinquemila le persone che hanno visitato la mostra Le dimore interiori, allestita al terzo piano (aperto per la prima volta al pubblico) del castello di Racconigi, cittadina di diecimila abitanti a mezz’ora di auto da Torino, lungo la strada regionale 20 per Cuneo. L’allestimento scenico a cura del Progetto Cantoregi di Vincenzo Gamna, Koji Miyazaki e Marco Pautasso, si inserisce all’interno del progetto “Aperto per restauri”, e vuole coinvolgere il pubblico anche durante la fase di restauro degli appartamenti del terzo piano. Nei prossimi mesi, infatti, altri due allestimenti accompagneranno l’evolversi dei lavori andando a comporre un’ideale trilogia. Nell’ex maniero utilizzato dai Savoia fino al referendum che sancì la fine della monarchia, sono già da tempo aperti al pubblico il primo ed il secondo piano nobile – quest’ultimo ora temporaneamente chiuso – e le cucine nel seminterrato, oltre al parco percorribile solo durante la bella stagione. Il terzo piano, utilizzato quale abitazione per il personale di servizio e gli ospiti meno illustri, non era mai stato fino ad oggi aperto al pubblico. All’interno di Le dimore interiori ogni visitatore è protagonista del percorso e non solo semplice spettatore. Con un walk-man di cui viene dotato all’inizio della visita, il “viaggiatore” attraversa le stanze degli Appartamenti della Corte del terzo piano, e raccoglie le emozioni che l’ambiente “abbandonato” suscita. La visitaè multisensoriale, ed oltre a vedere gli arredi, ed ascoltare i racconti, si possono anche sentire gli odori, come nella stanza delle cameriste, dove negli armadi, fra la biancheria, sono state sistemate le mele cotogne, proprio come si faceva una volta, per profumare lenzuola e indumenti. Emozioni da conservare per meglio apprezzare quelle che i cambiamenti portati dai lavori di riordino e restauro susciteranno con i futuri allestimenti. Nell’ultima stanza c’è un quaderno aperto, poggiato su un lungo tavolo. Le pagine sono scritte dai visitatori, che al termine della visita decidono di lasciare un commento, una firma, un’impressione. Piace il terzo piano per la sua magia, piace l’allestimento per la poesia. Luci, musiche, voci, rumori profumi, liberamente e creativamente associati ai temi di ogni sala del castello: ecco come si può sintetizzare ‘emozionante esperienza dei visitatori di Le dimore interiori, incuriosi ti dall’allestimento, dai testi narrati, dalle musiche, dai profumi e dalla fruizione interattiva. Aldo Mano